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November 2023

Asciugamani elettrici o di carta? Lo studio dell’Università dell’Arizona

Da bambino amavo andare in bicicletta. Il mio migliore amico, Javi, però, preferiva di gran lunga scorrazzare sul suo monopattino senza motore (a quanto pare era un precursore dei tempi). Litigavamo sempre su quale fosse il mezzo migliore: la mia bici o il suo monopattino. Io, ovviamente, ho difeso le bici fino alla morte e, come puoi immaginare, il mio amico Javi ha difeso strenuamente i monopattini, come era normale che fosse. Ognuno di noi cercava di convincere l’altro di avere ragione e non abbiamo mai raggiunto un consenso su questa spinosa questione. È stata una battaglia interminabile, ma non siamo mai arrivati alle mani.

Qualcosa di simile sta attualmente accadendo nella mia vita lavorativa, dove la nostra azienda, Mediclinics, sembra inevitabilmente contrapporsi all’industria della carta. In qualità di esperti nella progettazione, produzione e commercializzazione di asciugamani elettrici ad aria calda, noi di Mediclinics difendiamo a spada tratta l’uso di asciugamani elettrici per asciugare le mani, perché sappiamo perfettamente che si tratta di prodotti molto sicuri (sono dotati di tecnologie antimicrobiche e filtri HEPA che impediscono la trasmissione di malattie), ecologici (il consumo di energia è molto basso), efficienti (asciugano le mani in un tempo compreso tra gli 8 e i 15 secondi) e di alta qualità (li produciamo in uno stabilimento a norma ISO 9001:2015). D’altra parte, i produttori di carta difendono l’uso degli asciugamani di carta per asciugare le mani, come è naturale che sia. Quindi la domanda è: Chi ha ragione?

Al giorno d’oggi si possono trovare infiniti studi che cercano di spiegare quale dei due metodi per asciugare le mani sia il migliore. Molti proclamano la carta come vincente, mentre altri sono a favore degli asciugamani elettrici. È la stessa cosa che ho spiegato all’inizio di questo post: Chi aveva ragione: il mio amico Javi o io? Qual è il mezzo di trasporto migliore: il monopattino o la bicicletta? Attualmente stiamo affrontando la stessa discussione con gli asciugamani di carta e quelli ad aria calda

Fortunatamente, per tutti noi, un gruppo di ricercatori del dipartimento della Sanità dell’Università dell’Arizona ha condotto uno studio molto approfondito della durata di due anni che ha fatto luce sulla questione, stabilendo quale dei due metodi (asciugamani ad aria o di carta) sia il migliore per asciugare le mani. Il titolo dello studio è: “Confronto tra asciugamani elettrici e di carta per l’igiene delle mani: una revisione critica della letteratura.” Questo studio ha attinto alla grande quantità e varietà di dati aggiornati in nostro possesso, inclusi nella maggior parte degli studi pubblicati, nelle notizie e nei contenuti online sugli asciugamani di carta e su quelli elettrici ad aria.

I risultati ottenuti dai ricercatori dell’Università dell’Arizona sono pienamente in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo cui le mani dovrebbero essere lavate frequentemente e asciugate completamente con asciugamani di carta o con un asciugamani ad aria calda, e dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), secondo cui sia gli asciugamani di carta che quelli ad aria calda sono strumenti efficaci per asciugare le mani.

Per giungere a questa conclusione, il team di ricercatori ha esaminato circa 293 pubblicazioni e studi da includere nella propria analisi. Ne ha respinti 270 per mancanza di rigore scientifico. I 23 studi accettati, avendo soddisfatto tutti i criteri di inclusione, sono stati categorizzati e classificati in base al loro rigore scientifico. Il punteggio di ogni articolo scelto è stato determinato considerando fattori quali la dimensione del campione utilizzato nello studio, la metodologia, la qualità dei dati, se lo studio è stato creato per rappresentare scenari reali o meno, ecc.

Lo studio con il punteggio più alto è risultato essere uno studio indipendente condotto dalla Clinica MayoEffetti di 4 metodi di asciugatura delle mani per rimuovere i batteri dalle mani lavate: uno studio randomizzato“. I risultati hanno determinato che non c’è differenza nella conta batterica quando si asciugano le mani con asciugamani di carta o ad aria. In altre parole: non esiste un metodo migliore di un altro quando si tratta di asciugare le mani, sia in termini di batteri che di salute umana. Entrambi i metodi sono ugualmente sicuri per le persone e possono quindi essere utilizzati in modo intercambiabile.

Quindi ora lo sai: entrambi i metodi di asciugatura delle mani sono validi dal punto di vista della salute e, pertanto, non esiste un metodo migliore dell’altro sotto questo aspetto. Un’altra discussione riguarda quale dei due sia migliore in termini di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Se vuoi saperne di più sull’efficienza energetica e sulla sostenibilità di ciascun metodo, il seguente post sul nostro blog ne parla con precisione: “Sfatiamo i 4 grandi miti sugli asciugamani elettrici“.

Infine, la prossima volta che incontrerò il mio amico Javi per una birra, gli dirò, ora che sono più vecchio e un po’ più colto di quando ero giovane, che sono ancora sinceramente convinto che le bici siano meglio dei monopattini.

Sei azioni essenziali di manutenzione preventiva per i tuoi asciugamani elettrici

Siamo assolutamente d’accordo sul fatto che il Millennium Falcon di Han Solo in Star Wars fosse un’astronave molto “antiquata”. Tuttavia, siamo convinti che se l’eroe della nostra giovinezza avesse fatto un’adeguata manutenzione preventiva al suo veicolo spaziale, quest’ultimo si sarebbe trovato in condizioni migliori per volare da una galassia all’altra e salvare la principessa Leia Organa di Alderaan dalle mani del terribile e malvagio Darth Vader. Ecco perché oggi vogliamo parlarti dell’importanza di effettuare una buona manutenzione preventiva in generale e sui nostri asciugamani elettrici ad aria calda in particolare.

Qualsiasi macchina, impianto, veicolo, meccanismo, apparecchio, ecc., dal Millennium Falcon a un asciugamani elettrico di Mediclinics, richiede una manutenzione preventiva affinché il suo funzionamento quotidiano sia ottimale e la sua vita utile sia la più lunga possibile.

Innanzitutto, è molto importante tenere presente che la manutenzione preventiva di un asciugamani elettrico ad aria calda deve essere adattata alla quantità di persone che transitano nella struttura. Un aeroporto o un grande centro commerciale non sono la stessa cosa di un ufficio con cinque dipendenti. È difficile stabilire degli intervalli temporali per ogni tipo di controllo poiché ogni struttura è diversa, e pertanto è meglio che il responsabile della manutenzione adatti i tempi in base alla struttura. Si può iniziare con un controllo mensile e poi regolare la periodicità in base a ciò che si osserva nella macchina.

Di seguito troverai una serie di sei linee guida essenziali da rispettare per eseguire una buona manutenzione preventiva su ciascuna delle parti di un asciugamani elettrico.

FILTRO

Se la macchina è dotata di un filtro, è necessario controllarlo periodicamente. Se il filtro è sporco, contiene polvere, capelli o particelle di grandi dimensioni, lo strato di sporco può essere rimosso manualmente o con l’aiuto di aria compressa. Quando si maneggia il filtro, è necessario seguire i protocolli locali relativi alle allerte sanitarie e l’operazione deve essere eseguita in un ambiente ventilato, indossando guanti e una mascherina chirurgica.

Se il filtro è intasato da particelle di piccole dimensioni, deve essere eliminato e sostituito con uno nuovo.

N.B.: i filtri non devono essere puliti con acqua né inumiditi con alcun tipo di liquido.

SERBATOIO DELL’ACQUA

Se la macchina è dotata di un serbatoio dell’acqua, questo deve essere periodicamente svuotato e pulito con acqua e sapone, adattando la frequenza all’affluenza della struttura. Il tubo di scarico deve essere pulito periodicamente con uno scovolino. Se è completamente intasato e non scarica, il tubo deve essere sostituito con un altro con le stesse caratteristiche.

SENSORE LED IR

Gli asciugamani elettrici ad aria rilevano le mani degli utenti con un sistema a luce infrarossa (IR). Questi LED sono protetti da coperture in plastica trasparente che devono essere pulite periodicamente per evitare che la sporcizia interferisca con il sistema di rilevamento della macchina. Per evitare che le coperture si graffino, che le distanze di rilevamento cambino o addirittura che il sensore smetta di rilevare e che l’asciugamani smetta quindi di funzionare, è necessario pulirle con un panno umido e non abrasivo.

ESTERNO DELLA MACCHINA (SCOCCA)

La scocca dell’asciugamani deve essere pulita con un panno umido e acqua e sapone. Non utilizzare panni abrasivi né prodotti chimici corrosivi. Se la scocca è in acciaio inox, si possono utilizzare prodotti specifici per questo tipo di materiale.

La pulizia della parte esterna dell’asciugamani deve avvenire regolarmente e deve essere inclusa nelle procedure di pulizia ordinaria della toilette.

SCHEDA ELETTRONICA (SCHEDA DI CONTROLLO)

La scheda di controllo non richiede alcuna manutenzione, se non la pulizia dalla polvere che potrebbe accumularsi sui componenti. Si può pulire con una spazzola asciutta o con aria compressa. Per eseguire questo controllo/pulizia, la macchina deve essere completamente scollegata dalla rete elettrica. Questa pulizia non deve essere effettuata troppo spesso; in strutture ad alta affluenza di utenti si può iniziare con un controllo ogni sei mesi, mentre in strutture ad affluenza medio-bassa si può aspettare fino a 12 mesi. Questo intervallo deve essere adeguato in base alla quantità di sporco presente sulla scheda.

MOTORE ELETTRICO

Il motore deve essere controllato e pulito come la scheda e per farlo è necessario scollegare la macchina dalla rete elettrica. Anche i periodi di controllo/pulizia possono essere gli stessi.

Nel caso di motori a spazzole, è necessario controllare la lunghezza delle spazzole e sostituirle se sono quasi consumate. Un serraggio eccessivo delle spazzole può causare il deterioramento del motore e sarà quindi necessaria la sostituzione dell’intero motore.

CONCLUSIONI

Questo articolo si propone di stabilire le basi della manutenzione degli asciugamani elettrici. La manutenzione e gli intervalli con cui viene effettuata devono essere adattati alle esigenze di ciascuna struttura.

Possiamo fare un paragone con gli pneumatici delle auto. Quanti chilometri durano gli pneumatici delle auto? Dipende dal tipo di guida e dal terreno che si percorre. Qualcosa di simile accade con gli asciugamani elettrici: a seconda dell’uso delle macchine e della pulizia dell’aria dell’ambiente, gli intervalli di manutenzione possono essere completamente diversi.

Per concludere questo post, seguendo queste semplici istruzioni, il tuo asciugamani elettrico funzionerà molto meglio e durerà molto più a lungo. Che la manutenzione sia con te!

Servizi igienici pubblici accessibili e inclusivi: il grande problema irrisolto.

“Questo non è un paese per vecchi”. Così inizia la poesia Navigando verso Bisanzio di William Butler Yeats che ha ispirato il romanzo del grande scrittore americano Cormac McCarthy, poi portato sul grande schermo dai Fratelli Coen, vincendo quattro statuette agli Oscar nel 2008, tra cui quella a Javier Bardem come miglior attore non protagonista.

Seguendo l’analogia con Yeats, diversi studi dimostrano che le nostre città non sono progettate per gli anziani o per le persone con qualche tipo di disabilità. Attualmente, oltre il 25% della popolazione mondiale è costituito da persone in età avanzata e/o con qualche tipo di disabilità. Più della metà di queste persone vive nelle città e si stima che entro il 2050 il loro numero arriverà a rappresentare più di 2 miliardi di persone. In generale, tutte queste persone incontrano qualche tipo di barriera che impedisce la loro partecipazione attiva all’interno delle città. Queste barriere limitano la loro piena inclusione e integrazione nella nostra società, in quanto rendono difficoltoso l’accesso ai servizi di base, come trasporti che garantiscano loro un’effettiva mobilità, l’accesso agli spazi pubblici e creano anche serie difficoltà nell’accesso al lavoro e/o all’istruzione.

In particolare, uno studio condotto da C4All (Cities for All) dal titolo L’imperativo dell’inclusione: verso uno sviluppo urbano accessibile e inclusivo della disabilità”, mostra che l’80% delle persone con disabilità che vivono nei Paesi in via di sviluppo deve affrontare notevoli discriminazioni e barriere che impediscono di partecipare alla società in condizioni di parità con il resto della popolazione.

È qui che entra in gioco l’accessibilità universale, intesa nel senso più ampio del termine e come asse portante di tutte le politiche pubbliche e private sulla disabilità a livello globale. Questo perché l’accessibilità universale fa parte dell’esercizio di normalizzazione di diritti umani fondamentali come la libertà di movimento, la libertà di comunicazione o la libertà di espressione, solo per citarne alcuni. In altre parole, l’accessibilità è una questione di diritti civili, quindi la sua assenza è considerata una palese violazione di tali diritti, una violazione della legge, una disparità di trattamento e una discriminazione e, pertanto, può essere perseguita e punita.

Ma facciamo un passo alla volta e definiamo il concetto di accessibilità universale. L’accessibilità universale è la caratteristica che devono possedere gli ambienti, i beni, i prodotti e i servizi che consentono a tutte le persone di accedervi, comprenderli, utilizzarli e goderne in modo standardizzato, confortevole, sicuro ed efficiente. In altre parole, gli spazi, i prodotti e i servizi sono considerati accessibili se sono conformi ai requisiti funzionali e dimensionali che ne garantiscono l’uso autonomo e confortevole da parte di persone a mobilità ridotta o con qualsiasi altra limitazione.

Pertanto, l’accessibilità cerca di trovare un modo in cui tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità, possano godere dell’ambiente che le circonda nel modo più semplice possibile e senza alcun ostacolo. L’accessibilità deve sempre essere sinonimo di qualità della vita e sicurezza.

Uno dei luoghi in cui il concetto di accessibilità universale deve necessariamente essere presente sono i servizi igienici pubblici. Le persone con problemi di mobilità, sensoriali o cognitivi devono poter accedere e utilizzare il bagno senza alcun tipo di problema o impedimento. A tal fine, è necessario che siano soddisfatti alcuni requisiti relativi allo spazio e alla posizione degli oggetti da utilizzare.

Il primo requisito da tenere in considerazione è la disponibilità e la segnaletica di questo tipo di bagni. Se parliamo di qualcosa di “accessibile“, stiamo implicitamente sottolineando la normalizzazione di una certa situazione. Pertanto, un bagno accessibile deve essere integrato nei bagni destinati a entrambi i sessi. La creazione di un bagno separato, destinato solo ed esclusivamente alle persone con disabilità, non è consigliata

D’altra parte, un bagno accessibile deve essere contrassegnato dal simbolo internazionale di accessibilità (SIA), accompagnato dalle icone uomo, donna o famiglia a seconda del tipo. È possibile aggiungere la parola “Bagno” che identifica il cubicolo, senza aggiungere altri termini che indichino la condizione delle persone che lo utilizzano come “disabili” o altro.

La distribuzione di tutti gli elementi che compongono il bagno dipende ovviamente dallo spazio disponibile ed è un altro requisito da tenere in considerazione quando si progettano dei servizi igienici pubblici accessibili. Più grande è questo spazio, migliore è la mobilità e la funzionalità degli utenti con disabilità al suo interno. Questo spazio deve consentire almeno una rotazione di 1,5 m di diametro di una sedia a rotelle convenzionale e deve essere sgombro da ostacoli.

Tra gli elementi costitutivi dei bagni per le persone con disabilità, troviamo maniglioni e ausili tecnici. I maniglioni sono elementi essenziali che facilitano la mobilità e l’uso del bagno e la loro installazione è obbligatoria. Questi devono essere facili da afferrare, avere una sezione circolare con un diametro di 30-40 mm, considerare una distanza dalla parete di 45-55 mm e resistere a una forza di 1 kN in qualsiasi direzione.

Nella zona del water sarà necessario installare due maniglioni di lunghezza minima di 70 cm, posizionati a un’altezza compresa tra 70-75 cm dal pavimento e distanti tra loro 65-70 cm. La barra da installare sul lato per permettere all’utente di trasferirsi dalla sedia a rotelle al sedile del water deve essere una barra pieghevole. Se il water ha uno spazio di trasferimento bilaterale (da entrambi i lati), entrambe le barre saranno di tipo pieghevole.

Se passiamo alla zona del lavabo, questo deve essere privo di piedistallo e deve essere posizionato a un’altezza massima di 0,85 m da terra, lasciando uno spazio libero minimo di 0,7 m al di sotto, per consentire l’avvicinamento frontale di una persona in sedia a rotelle.

I rubinetti dell’acqua incorporati nel lavabo possono essere automatici, dotati di un sistema di rilevamento della presenza, o anche manuali, del tipo monocomando, con maniglia gerontologica allungata. La distanza in orizzontale dal sedile della sedia a rotelle deve essere al massimo di 0,6 m.

Per quanto riguarda lo specchio, può essere fisso o regolabile. Se lo specchio scelto è fisso, il suo bordo inferiore deve essere installato a un’altezza massima di 0,9 m dal suolo. Se è regolabile, deve essere inclinato in avanti di almeno 10º rispetto alla verticale.

Per concludere questo post sul blog, vorremmo sottolineare il fermo e determinato impegno di Mediclinics, S.A. nel garantire l’accessibilità universale attraverso i propri prodotti. Crediamo fermamente che questo sia l’unico e inequivocabile modo per raggiungere la piena inclusione di tutte le persone con bisogni speciali nella nostra società e per questo motivo ci sembra che il modo migliore per concludere questo articolo sia quello di citare la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. Questa dichiarazione esordisce difendendo il principio dell’uguaglianza tra tutti gli uomini e, di conseguenza, il rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione, motivo per cui riteniamo che, anche dopo sette decenni dalla sua approvazione, rimanga pienamente attuale.

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti […] senza distinzione alcuna di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di condizione economica, di nascita o di qualsiasi altra condizione”

Realtà virtuale: il nuovo strumento per aumentare le vendite

L’anno è il 2045. In un mondo desolato e sull’orlo del collasso, gli abitanti della Terra trovano rifugio in un metaverso di realtà virtuale creato da James Halliday (interpretato da David Mark Rylance Waters), chiamato OASIS. Alla sua morte, Halliday ha lasciato un’importante eredità: mezzo trilione di dollari e il controllo completo dell’azienda che controlla OASIS al primo che troverà un uovo di Pasqua nascosto da qualche parte in questo mondo virtuale. Questo è l’inizio del film Ready Player One diretto dal genio del cinema Steven Spielberg nel 2018.

Spielberg, affascinato dalla realtà virtuale, ci ha già deliziato nel 2002 con un altro film sull’argomento: Minority Report con Tom Cruise come protagonista. Ma Spielberg non è l’unico a raccontarci storie che hanno come filo conduttore la realtà virtuale . Film leggendari come Tron (1982), Il tredicesimo piano (1999) o il famosissimo Matrix (1999) ci hanno mostrato universi paralleli creati dalla realtà virtuale.

Non sarebbe una bugia dire che il cinema è sempre stato molto avanti rispetto agli sviluppi scientifici e tecnologici. Ricordo ancora Harrison Ford in Blade Runner (1982) che ingrandisce una fotografia su uno schermo, in un’epoca in cui i touchscreen e la tecnologia digitale non erano ancora stati inventati.

Oggi però, per quanto mi possa far piacere, non sono qui per parlarvi della realtà virtuale nel cinema. Sono qui per parlarvi della realtà virtuale applicata al mondo del marketing, in particolare alla presentazione dei prodotti e ai vantaggi che può apportare a qualsiasi produttore di beni di consumo. Ma partiamo dall’inizio:

Che cos’è la realtà virtuale?

Secondo Wikipedia, per realtà virtuale o RV si intende: “un ambiente di scene e oggetti simulati e dall’aspetto reale. La definizione più comune si riferisce a un ambiente generato dalla tecnologia informatica, che offre all’utente la sensazione di esservi immerso. L’ambiente viene visualizzato dall’utente attraverso un dispositivo noto come visore o casco per la realtà virtuale. Questo può essere accompagnato da altri dispositivi, come guanti o tute speciali, che consentono una maggiore interazione con l’ambiente, nonché la percezione di stimoli diversi che intensificano la sensazione di realtà.

In altre parole, la RV è un insieme di tecniche informatiche che creano immagini e spazi simulati in cui una persona, attraverso un dispositivo visivo, ha la sensazione di trovarsi e di potersi muovere realmente.

La realtà virtuale presenta numerosissimi usi e applicazioni nel campo della produzione. Uno dei più vasti è quello di previsualizzazione, simulazione e prototipazione di prodotti e strutture. La RV sta assumendo un ruolo sempre più importante nell’e-commerce. I consumatori vogliono ricevere informazioni dettagliate sui prodotti prima di effettuare un acquisto e la realtà immersiva lo rende possibile.

Uno studio condotto da Google evidenzia la popolarità odierna della realtà virtuale durante lo shopping. Secondo Google, il 66% degli acquirenti online in tutto il mondo è interessato a utilizzare questa tecnologia durante gli acquisti.

Dimostrazione del prodotto con la realtà virtuale

Come già detto, la RV ci permette di simulare la presenza di un prodotto in un ambiente virtuale. Ci permette anche di interagire con esso, prima ancora che esista o sia stato realizzato. Le possibilità che si aprono, sia per sperimentare l’interazione con i prototipi che per il marketing, sono enormi.

Immagina per un attimo di dover presentare un prodotto ingombrante e molto complesso. Un prodotto che è molto difficile da portare ai clienti a causa delle sue dimensioni, del suo peso o della sua complessità. La realtà virtuale, a livello commerciale, consente di esporre prodotti molto grandi, strutture complesse o sistemi di grandi dimensioni in una fiera, in uno showroom o presso i clienti, senza doverli necessariamente spostare e dover disporre di prototipi solo per mostrarli, il che non solo è molto costoso, ma a volte impossibile da realizzare.

Attraverso la realtà virtuale possiamo creare showroom digitali che, a un prezzo contenuto, possono essere trasportati presso le strutture dei nostri clienti, in modo che possano visualizzarli attraverso visori per la realtà virtuale, o anche da un telefono cellulare. Possiamo anche creare dimostrazioni itineranti o roadshow, utilizzare le nostre dimostrazioni virtuali in diverse località contemporaneamente o persino interagire con i clienti a distanza in un mondo virtuale.

Vantaggi dell’implementazione della RV nella strategia di marketing di un’azienda

Le tecnologie di realtà immersiva, come la realtà virtuale, sono attualmente utilizzate in molti campi: dall’educazione a scuola ai musei, dalle simulazioni mediche ai giochi, dalla pubblicità allo shopping. La loro implementazione nella strategia di marketing di un’azienda fornisce un nuovo modo per avvicinarsi ai clienti, presentando i prodotti in modo più dettagliato e, soprattutto, aumentando le vendite e riducendo i resi.

I principali vantaggi dell’utilizzo della RV per il marketing sono:

  • Offrire un’esperienza di acquisto unica e personalizzata, in cui il cliente riceve informazioni esaurienti sul prodotto che sarebbe molto più difficile trasmettere con metodi più tradizionali (video, schede tecniche, progetti, ecc.)
  • Distinguersi dalla concorrenza. Un numero sempre maggiore di aziende salta sul carro della realtà virtuale, ma ce ne sono ancora molte altre che non hanno nemmeno preso in considerazione questa possibilità. Le prime aziende ad adottare questa tecnologia si distingueranno dalla concorrenza
  • Aumentare la consapevolezza del marchio. L’utilizzo di una tecnologia come la RV, così nuova e all’avanguardia, conferisce a un marchio grande rilevanza, prestigio e visibilità. Aiuta davvero a posizionare il marchio nella mente dei consumatori
  • Aumentare il coinvolgimento dei clienti. La RV fornisce ai clienti tutte le informazioni necessarie sul prodotto. Questo aiuta davvero a fidelizzare i clienti
  • Mostrare facilmente il prodotto in qualsiasi parte del mondo, in modo molto accattivante e conveniente
  • Spiegare in modo dettagliato in cosa consiste e cosa fa il prodotto

Tutto questo, come già detto, si traduce nel punto più importante per un’azienda: un aumento significativo delle vendite.

Mediclinics e realtà virtuale

In un mercato così competitivo come quello degli accessori per bagni a uso pubblico, idee brillanti, soluzioni a problemi reali e prodotti innovativi rendono le aziende molto più forti e competitive. Mediclinics ha raccolto la sfida di lanciare un prodotto nuovo, innovativo e sorprendente: la postazione All-in-One per il lavaggio e l’asciugatura delle mani.

All-in-One è un prodotto innovativo ad alto valore aggiunto, che meritava di essere presentato sul mercato in modo diverso e non tradizionale a causa della sua complessità. Le sue caratteristiche rendevano del tutto impossibile effettuare dimostrazioni fisiche del prodotto presso le strutture dei clienti. Dovevamo anche distinguerci dalla concorrenza, che di solito utilizza metodi tradizionali come schede tecniche, foto e video.

Per tutti questi motivi, abbiamo deciso di lanciare All-in-One attraverso un’applicazione di realtà virtuale che ci ha permesso di eseguire dimostrazioni immersive del prodotto in 3D, offrendo ai nostri clienti un’esperienza d’uso unica e praticamente reale.

Utilizzando la RV in questo modo, possiamo mostrare un prodotto reale a tutti i nostri clienti senza doverlo avere fisicamente a portata di mano.

I risultati sono stati spettacolari. Da un lato, c’è stata – e continua ad esserci – una grande risposta da parte dei nostri clienti, che hanno la possibilità di vivere un’esperienza immersiva, molto vicina alla realtà, in cui possono vedere e sentire la nostra soluzione All-in-One come se fosse davvero davanti a loro. D’altra parte, anche la nostra rete di vendita ha risposto alla grande, perché avevamo uno strumento unico e sorprendente con cui presentare un prodotto innovativo, all’avanguardia e sensazionale come l’All-in-One.

Il futuro della realtà virtuale

Le grandi aziende tecnologiche continuano a lavorare per migliorare la RV e altre tecnologie di immersione virtuale. Visori che non avranno bisogno di cavi e consentiranno di visualizzare immagini in HD, visori per la realtà virtuale in 8K, ecc. È molto probabile che, nei prossimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) sarà integrata nella tecnologia RV. Anche il 5G può offrire scenari molto interessanti per l’evoluzione della RV, in quanto consentirà di connettere un maggior numero di dispositivi e una più ampia comunità di utenti.

In ogni caso, la realtà virtuale non è più Harrison Ford che zooma su una fotografia o Tom Cruise che cerca e ferma i cattivi. La realtà virtuale è integrata nel nostro presente e, nei prossimi anni, porterà a sviluppi che plasmeranno il futuro. Prossima fermata Metaverso.

“Ho visto cose che voi non credereste mai. Astronavi d’attacco in fiamme al largo di Orione. Ho guardato i raggi C scintillare nel buio vicino alla Porta di Tannhäuser. Tutti quei momenti si perderanno nel tempo, come lacrime nella pioggia. È ora di morire.”

Dal film Blade Runner

Il sogno futuristico dei fasciatoi montati a parete

L’interpretazione dei sogni è un argomento che ha ispirato numerosi studi nel corso degli anni. Secondo diversi psicoanalisti, tra cui Sigmund Freud, quando dormiamo si attiva il subconscio, che rivela sentimenti ed emozioni repressi durante la veglia. Si dice anche che il sonno faccia emergere le preoccupazioni e i problemi che ci ossessionano nella vita di ogni giorno. Ci sono teorie che suggeriscono che nei sogni spesso troviamo le soluzioni ai problemi che affrontiamo nella vita reale.

Detto questo, e per fare da introduzione, quello che sto per raccontarti mi è successo l’altro giorno mentre guardavo Ritorno al futuro 2 sul divano di casa. Sì, sì, lo so, non è l’ultima novità al cinema, ma quando si invecchia è bello rivivere quello che si amava da giovani. Il fatto è che mentre guardavo il film sul divano di casa, vuoi per la stanchezza, vuoi per l’età, vuoi per entrambi i fattori, mi sono addormentato di colpo.

La cosa successiva che ricordo è che mi trovavo in un centro commerciale dall’estetica molto futuristica, dove le persone viaggiavano su skateboard volanti (proprio come nel film). Mi sono ritrovato lì a guardare i fasciatoi Babymedi nei servizi igienici del centro commerciale: erano i Babymedi del futuro!  Era come se fossi salito a bordo della DeLorean di Ritorno al futuro e avessi viaggiato in avanti di 25 anni.  Ricordo che per entrare in bagno dovevo usare il riconoscimento dell’iride e che, una volta dentro, per usare la nostra postazione Babymedi, dovevo farlo attraverso una specie di ologramma che veniva visualizzato con degli occhiali per la realtà virtuale. Attraverso gli occhiali, ho potuto scegliere le caratteristiche del fasciatoio, come i colori, le finiture, la musica di sottofondo per il cambio del bambino, i filtri verdi che eliminano virus e batteri… Subito dopo ricordo di essermi svegliato di soprassalto. Il film era già finito e sentivo di aver vissuto qualcosa di molto strano. Grazie al cielo era tutto un sogno, pensai!

Dieci minuti dopo, una volta tornato alla realtà, ho iniziato a chiedermi se questo sogno potrebbe avverarsi nel tempo e se i nostri fasciatoi saranno o dovranno essere così in futuro (seguendo una delle teorie sui sogni che ho spiegato all’inizio).  Ancora una volta, non conoscevo la risposta. Come posso sapere che aspetto avranno o dovrebbero avere i fasciatoi in futuro?

È come se Marion O’Brien Donovan, l’inventrice dei pannolini usa e getta nel 1949, avesse sognato allora come sarebbero stati i pannolini di oggi.  Sarebbero stati all’altezza della realtà odierna? Forse no, perché la società di allora era molto diversa e molte cose sono cambiate.

Se diamo uno sguardo al mondo dei fasciatoi, dobbiamo tornare indietro al 1929, quando presso la spiaggia Jones Beach di New York apparvero per la prima volta dei camerini dedicati al cambio dei pannolini. Naturalmente, all’epoca il concetto di fasciatoio a muro non esisteva e non erano affatto simili a quelli di oggi, ma semplici tavolini! Avrebbero potuto immaginare o sognare come sarebbero stati i fasciatoi di oggi? È difficile da credere, a dire il vero.

Solo negli anni Ottanta è stato creato e sviluppato il concetto di fasciatoio a parete come lo conosciamo oggi, che è stato integrato su larga scala nei servizi igienici ad uso pubblico. Gli unici sviluppi e innovazioni in questo settore durante gli anni Cinquanta e Sessanta erano circoscritti all’ambito domestico.

Nel 1986, quattro imprenditori del Minnesota si unirono per formare un’azienda chiamata JBJ Industries e progettarono un fasciatoio da fissare alla parete dei bagni pubblici. Gli enormi cambiamenti avvenuti nelle abitudini delle famiglie e della società in generale a partire dal precedente decennio degli anni Settanta (massiccio accesso delle donne alla vita economica e sociale al di fuori delle mura domestiche, maggiore preoccupazione da parte dei genitori per trascorrere più tempo con i figli, più tempo trascorso dai figli fuori casa nei ristoranti, nei cinema, nei centri commerciali…), hanno fatto emergere la necessità di creare un dispositivo pieghevole che potesse essere montato a parete nei bagni ad uso pubblico.  Ciò avrebbe consentito ai genitori di cambiare i loro bambini in modo rapido e semplice, senza dover interrompere il loro “nuovo ritmo di vita” e di inserire i piccoli nelle loro nuove abitudini sociali e di consumo fuori casa.

Gli imprenditori si sono resi conto che la comodità della famiglia era ormai un fattore importante per i genitori quando decidevano dove trascorrere il loro tempo libero. Questo ha portato a un’introduzione massiccia di fasciatoi a parete nelle catene di ristorazione, negli hotel, nei cinema e nei centri commerciali.  Di conseguenza, molte aziende hanno iniziato a produrre e/o commercializzare fasciatoi a muro per questi luoghi pubblici. È stato un cambiamento che ha portato vantaggi a tutti.

Nei due decenni successivi, gli anni Novanta e Duemila, sebbene sia proseguita questa chiara evoluzione positiva e l’espansione progressiva della loro presenza nei bagni pubblici, non si può dire lo stesso per il design e le finiture. Dal progetto iniziale creato da JBJ Industries nel 1986, i produttori e i distributori si sono evoluti pochissimo: polietilene e acciaio stampati, bordi arrotondati per una maggiore sicurezza e dimensioni compatte, ideali per bagni di piccole dimensioni.

Solo all’inizio degli anni Dieci del 2000 le aziende produttrici di fasciatoi a muro hanno iniziato a investire e innovare più seriamente nel design e nelle finiture. Si sono rese conto che praticità, qualità e durata non erano più sufficienti. Le nuove esigenze dei clienti puntavano a un bagno che fosse perfettamente integrato nel design del restante spazio comune.  Bisognava trasmettere un’immagine e curarla, e i bagni erano altrettanto importanti per il raggiungimento di questo obiettivo. Pertanto, anche i fasciatoi dovevano presentarsi con un’immagine molto più raffinata, moderna ed elegante.

Ecco come il nostro fasciatoio Babymedi è stato prodotto e commercializzato per la prima volta nel 2016.  Mediclinics Babymedi è un chiaro esempio di questa evoluzione: qualità, durata, funzionalità e design.

Dal suo lancio nel 2016, Babymedi ha subito uno sviluppo significativo, incorporando nuovi materiali come l’acciaio inossidabile e una finitura nera, offrendo un doppio orientamento, sia verticale che orizzontale, creando un nuovo kit che gli permette di venire incassato (non occupa spazio) e altro ancora.

Ma ciò che vorrei sottolineare è che ciò che ha reso e continua a rendere Babymedi un fasciatoio diverso dalle altre opzioni presenti sul mercato è soprattutto la doppia protezione che offre al bambino e ai genitori: BioCote + Ionizzatore. Con lo scoppio della tristemente famosa pandemia di Covid nel 2020, molti clienti hanno iniziato a richiedere la massima protezione e garanzie igieniche.  Oltre all’additivo antibatterico BioCote, che era già stato incorporato sin dall’inizio nel 2016, nel 2022 Mediclinics ha sviluppato e introdotto una nuova tecnologia che elimina l’effetto di virus e batteri: Ion Hygienic (ionizzatore). Grazie a queste due caratteristiche, il bambino viene tenuto al riparo da qualsiasi effetto nocivo, rendendo il fasciatoio Mediclinics Babymedi la soluzione più igienica e sicura sul mercato.

Per concludere, e per tornare all’inizio di questo articolo, le domande che ti voglio fare sono: Guardando il sogno futuristico che ho fatto e analizzando tutti gli sviluppi dei fasciatoi:

  1. Pensi che nel 1929 qualcuno avrebbe potuto immaginare o sognare un fasciatoio come Babymedi?
  1. Pensi che il mio sogno futuristico possa diventare realtà in un futuro lontano?

Se dovessi tirare a indovinare, risponderei di no alla prima domanda, mentre per quanto riguarda la seconda non lo escluderei, soprattutto alla luce dell’avvento di potenti tecnologie, come l’ AI (intelligenza artificiale), la realtà aumentata, il metaverso o la realtà virtuale.  Quello di cui dubito è forse la tempistica, visto che tutto si muove sempre più velocemente.  Lascio a te la parola.

I 4 grandi miti da sfatare sugli asciugamani elettrici

Nei miei oltre 20 anni di attività a Mediclinics (prima come responsabile della qualità e ora come responsabile marketing), ho avuto il piacere di formare molti dei nostri clienti sulle caratteristiche principali dei nostri prodotti. Nella maggior parte di queste sessioni di formazione, ci sono alcune domande ricorrenti sugli asciugamani elettrici. Questi sono quelli che io chiamo i 4 grandi miti sugli asciugamani elettrici.

Ma facciamo un passo alla volta: Cosa intendiamo per “mito” in questo contesto? Molto semplice: un mito è una falsa credenza su qualcosa. Ad esempio: “Ascoltare Mozart ci rende più intelligenti”.

Dal 1993, alcuni ritengono che i bambini di età inferiore ai tre anni che ascoltano il primo movimento della Sonata per due pianoforti in re maggiore, K. 448 del geniale compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart avranno capacità intellettuali più sviluppate, come una maggiore intelligenza spaziale. Questa convinzione (nota come Effetto Mozart) si basava su un articolo pubblicato nello stesso anno sulla rivista Nature dalla psicologa americana Frances H. Rauscher. Questa teoria è stata ampiamente smentita da una ricerca rigorosa condotta da studiosi dell’Università di Vienna e pubblicata sulla rivista Intelligence. Tuttavia, ciò non toglie che l’ascolto di Mozart sia gradevole e un piacere per le nostre orecchie: magari i nostri figli non diventeranno più intelligenti, ma non potrà certo fargli male.

Dopo aver spiegato cos’è un mito, ora ti dirò quali sono i 4 grandi miti sugli asciugamani elettrici.

Mito numero 1: Gli asciugamani elettrici diffondono i germi.

Se ti ricordi, nel nostro articolo del 20/01/2021 “7 motivi per usare gli asciugamani elettrici in tempi di Covid-19” abbiamo spiegato che i principali organismi sanitari mondiali, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Johns Hopkins Hospital di Baltimora, nel Maryland (USA), i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) negli Stati Uniti d’America e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) promuovono l’uso di asciugamani elettrici come metodo igienicamente sicuro per asciugarsi le mani.

Questo sostegno, da parte di queste rinomate istituzioni, non è né affrettato né fine a se stesso. Si basa su fatti scientifici comprovati e sulle più recenti innovazioni tecnologiche applicate agli asciugamani elettrici, che sono quindi stati scagionati dall’accusa di essere terreno di coltura per i germi. Mi riferisco, ad esempio, ai filtri HEPA, che filtrano la maggior parte delle particelle microscopiche che possono essere dannose per l’organismo umano e di cui abbiamo parlato nel nostro post pubblicato il 10/09/20: “I filtri HEPA sono una soluzione sicura per il COVID-19?”. Mi riferisco anche agli ionizzatori (dai un’occhiata al nostro post del 24/03/20: “Filtri HEPA e asciugamani elettrici, di cos’altro abbiamo bisogno?”) in grado di purificare l’aria del bagno attraverso l’emissione di ioni negativi. E mi riferisco anche agli additivi antimicrobici incorporati nelle aree più critiche degli asciugamani elettrici (quelle che possono venire a diretto contatto con le mani dell’utente) che impediscono la proliferazione di virus, batteri e funghi dannosi per la salute umana sulla superficie dell’asciugamani elettrico. In altre parole, ci proteggono impedendo la contaminazione incrociata attraverso il contatto

Mito numero 2: Gli asciugamani elettrici non sono efficienti dal punto di vista energetico

Non molto tempo fa, precisamente alla fine di maggio 2022, ti abbiamo spiegato nel nostro post “Perché bisogna prendere una calcolatrice per asciugarsi le mani in un bagno pubblico?” in cui Juan Yuste, facility manager di un grande centro commerciale di Madrid, ha ottimizzato i costi operativi sostituendo i dispenser di carta con asciugamani elettrici all’avanguardia. Ti ho mostrato, con un esempio numerico, che i costi derivanti dall’uso degli asciugamani elettrici erano 10 volte inferiori a quelli derivanti dall’uso della sola carta, nonostante il fatto che all’epoca il costo dell’elettricità fosse alle stelle.

Ma non è solo il risparmio energetico rispetto all’uso della carta a essere notevole. Altri aspetti come il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità o l’igiene stessa rendono gli asciugamani elettrici il metodo più efficiente per asciugarsi le mani in un bagno pubblico. Lo abbiamo visto, anche con Juan Yuste, nel nostro post: Perché gli asciugamani elettrici sono la soluzione migliore per asciugarsi le mani nei centri commerciali?.

Mito numero 3: Gli asciugamani elettrici non asciugano le mani ma le scottano.

Cosa succede quando gli asciugamani elettrici sono progettati con motori a bassa velocità ed elementi riscaldanti ad alta potenza (tra 2.000 e 2.700 W)? La risposta è semplice: il tempo di asciugatura delle mani è elevato (tra i 35 e i 50 secondi) e l’aria fuoriesce a una temperatura piuttosto elevata, che arriva a scottare le mani delle persone. In passato, tutti i produttori di asciugamani elettrici producevano così le nostre apparecchiature. Un tempo pensavamo che ad asciugare le mani fosse il calore fornito dall’elemento riscaldante e che il motore dovesse solo generare un flusso d’aria per mantenere alta la temperatura in uscita. In questo modo le mani si sarebbero asciugate a causa del calore. Col tempo abbiamo scoperto che non era esattamente così e che ciò che asciugava davvero le mani in pochi secondi era un getto d’aria concentrato e ad alta velocità. La temperatura dell’aria non contava o contava molto poco.

Abbiamo scoperto che l’asciugatura rapida senza una sensazione di calore eccessivo si ottiene con motori ad alta velocità e bocchette dell’aria strette che concentrano l’aria esclusivamente sulle mani. Per questo motivo, abbiamo iniziato a lavorare con questo tipo di motore e abbiamo smesso di installare elementi riscaldanti, o quelli che abbiamo installato erano solo per il comfort (in modo che l’aria non fosse troppo fredda), e a basso consumo. Ora possiamo affermare che gli asciugamani elettrici asciugano senza scottare.

Inoltre, con l’applicazione di queste misure, siamo riusciti a ridurre il consumo elettrico degli asciugamani elettrici della metà o anche di più. Siamo passati da consumi di quasi 2.300 W (elemento riscaldante da 2.000 W + motore da 300 W) a consumi di 1.100 W (elemento riscaldante da 200 W + motore da 900 W), o addirittura inferiori. Queste macchine all’avanguardia ci hanno quindi permesso di ridurre il consumo energetico e di asciugare le mani in modo efficiente in un terzo del tempo.

Mito numero 4: gli asciugamani elettrici sono rumorosi

Ho lasciato questo mito per ultimo perché ho pochi argomenti per smontarlo, ma ho comunque qualcosa da dire in proposito. È chiaro che l’uso di un asciugamani elettrico è molto più rumoroso di quello di una salvietta di carta. No, non lo nego, ma questo è un problema per qualsiasi produttore di asciugamani elettrici e di qualsiasi asciugacapelli di ultima generazione. Tuttavia, all’interno di un bagno pubblico ci sono anche altri fattori che disturbano la pace del luogo. Mi riferisco, ad esempio, allo sciacquone del water. Non si può negare che abbiamo a che fare anche con una grande azione di inquinamento acustico e che nessuno se ne lamenta perché è qualcosa che tutti abbiamo accettato e interiorizzato nel corso della nostra vita.  Lascio a te la parola…

D’altra parte, se vogliamo che gli asciugamani elettrici siano davvero efficienti e veloci nell’asciugare le mani, come abbiamo visto nel mito numero 3, non abbiamo altra scelta che progettare le nostre apparecchiature con motori ad alta velocità e con bocchette dell’aria il più possibile strette. L’obiettivo è creare un getto d’aria concentrato e ad alta velocità che asciughi realmente le mani in un tempo molto breve (tra gli 8 e i 15 secondi al massimo).

Questo genera inevitabilmente un certo livello di rumore che può essere piuttosto fastidioso (come lo sciacquone del wc). Tuttavia, noi di Mediclinics cerchiamo sempre di ridurre al minimo questo problema di pressione sonora, offrendo la possibilità di regolare la velocità del motore (e quindi di regolare il rumore e il consumo energetico) mediante un potenziometro regolabile integrato nella scheda elettronica di controllo. Questa misura ci permette di raggiungere livelli acustici compresi tra 67 e 74 dBA nei nostri asciugamani elettrici, tra i più bassi del mercato.

Mi fermo qui, perché credo di aver messo un po’ a dura prova la tua pazienza, dicendoti solo che l’idea di smontare queste credenze sui nostri asciugamani elettrici, che sono molto lontane dalla realtà, è per me un piacere, perché mi permette di mostrare le reali proprietà delle nostre macchine in modo chiaro e convincente, e questo mi aiuta molto anche quando si tratta di presentare le mie sessioni di formazione a tutti i nostri clienti in modo molto più informativo.

8 fattori chiave per la scelta dell’asciugamani elettrico ottimale

Lo confesso: in questo momento sto affrontando una di quelle fasi in cui tutti noi, in qualche misura, ci siamo trovati a un certo punto della nostra vita: il percorso decisionale per la ricerca e l’acquisto di un nuovo “veicolo motorizzato terrestre a quattro ruote, che si guida con un volante ed è destinato al trasporto di persone”. In altre parole, ciò che chiamiamo, nella vita reale, automobile.

Ho voluto usare di proposito questa definizione tratta dall’Oxford English Dictionary poiché, il più delle volte, gli spot pubblicitari dei marchi automobilistici che ci conquistano in televisione, sui social network o su piattaforme audiovisive come YouTube, sembrano trascurare l’essenza di ciò che un’automobile è realmente: un veicolo con 4 ruote, che si guida con un volante e che serve a trasportare persone. Sei d’accordo? Non pensi che il processo di acquisto di un’auto sarebbe molto più semplice e veloce se solo si prestasse attenzione a questi fattori? In realtà, però, man mano che si avanza nel processo decisionale, tutto sembra diventare sempre più complicato; ci si rende conto che ci si sta addentrando così tanto nei dettagli da diventare dei “semi-esperti in materia” (o almeno questo è quello che il marketing vuole indurci a credere), si materializzano sempre più variabili che sembrano aiutarci, ma che indubbiamente allungano i tempi del processo di acquisto.

Voglio un’auto potente per andare in montagna o dovrei essere più realista e sceglierne una più adatta alla città? Un’auto che consumi pochissimo, un’ibrida o un’elettrica? Un razzo per divertirmi alla guida o un’auto più comoda e piacevole per i passeggeri e per i bambini/animali domestici che di solito viaggiano dietro? Queste sono solo alcune delle domande che illustrano dilemmi e dubbi (ce ne sono molti altri) che sorgono al momento di acquistare questo oggetto a 4 ruote con volante che serve a trasportare persone.

Se adottassimo questo approccio anche nel nostro settore, quello degli asciugamani elettrici, ci renderemmo conto che le domande e i dubbi sono certamente diversi in termini concettuali, ma in realtà sono gli stessi, almeno in termini di numero e quantità.

Come per qualsiasi altro processo d’acquisto, anche per l’acquisto di un asciugamani elettrico è necessario tenere conto di una serie di fattori e variabili per soddisfare al meglio le tue esigenze o quelle dei tuoi clienti.

Noi di Mediclinics cercheremo di darti una mano ;), elencando e descrivendo quelli che, per noi, sono gli 8 fattori chiave per la scelta dell’asciugamani elettrico ottimale.

1. VELOCITÀ

Continuando con la similitudine automobilistica, se quello che ti piace è la velocità e stai cercando un asciugamani elettrico destinato a un luogo ad alta frequentazione (ristoranti, hotel, sale d’attesa, aeroporti, stazioni ferroviarie, aree di servizio, ecc.), ti consigliamo un dispositivo che possa asciugare le mani in un tempo medio di circa 8-10 secondi. Attenzione, però! Velocità sì, ma non a qualsiasi prezzo. Ti invitiamo caldamente a tenere conto del seguente punto.

Il nostro prodotto consigliato: Mediclinics Machflow Plus

2. EFFICIENZA ENERGETICA

A causa degli eventi che si stanno verificando in tutto il mondo, queste due parole – “efficienza energetica” – sono oggi più che mai di moda. Come abbiamo detto nel punto precedente, le prestazioni di un asciugamani non devono andare a scapito della sua efficienza energetica. Sappiamo che questo aspetto ti preoccupa quanto preoccupa noi, ed è per questo che ti consigliamo un asciugamani eco-fast con un consumo energetico molto basso, compreso tra 1,8 e 4,2 w/h per ciclo di asciugatura, che ti consentirà di risparmiare l’80% rispetto agli asciugamani più diffusi.

Il nostro prodotto consigliato: Mediclinics Speedflow Plus

3. IGIENE

Un’altra parola che è stata ed è sulla bocca di tutti, come conseguenza della pandemia di COVID-19, è “igiene“. La maggior parte degli utenti e dei clienti oggi richiede asciugamani elettrici automatici che garantiscano un eccellente livello di igiene e salubrità, asciugamani che siano in grado di eliminare l’azione di virus e batteri. Alcune di queste caratteristiche includono un filtro HEPA, la tecnologia Ion Hygienic (ionizzatori) e un additivo antibatterico Biocote.

Il nostro prodotto consigliato: Mediclinics Dualflow Plus

4. MANUTENZIONE

L’efficienza energetica non è l’unico aspetto di un asciugamani elettrico che ti farà risparmiare. È necessario tenere conto anche (soprattutto se si tratta di asciugamani destinati a essere posizionati in luoghi molto frequentati) dei costi di manutenzione correlati. È stato dimostrato che un asciugamani eco-veloce, oltre ad avere prestazioni eccellenti e consumi elettrici molto bassi, garantisce un grande risparmio in termini di tempi e costi di manutenzione, poiché assicura un ambiente pulito, senza ristagni d’acqua o di carta (i tempi di pulizia si riducono) e una ridotta necessità di riparazione e sostituzione di parti grazie alla sua eccellente durata e alle sue prestazioni nel tempo.

Il nostro prodotto consigliato: Mediclinics Dualflow Plus Brushless con kit di connessione allo scarico o Machflow Plus Brushless con sistema di installazione rapida a innesto.

5. DESIGN E FUNZIONALITÀ

A volte, sia per la tua azienda che per i tuoi clienti, oltre a questi 4 aspetti, anche l’estetica è importante. Infatti, ci sono contesti in cui prestazioni e funzionalità eccellenti non sono tutto, in quanto, per il tuo prossimo progetto di design o per la ristrutturazione di un bagno pubblico, potresti desiderare anche un’estetica superiore. E non è tutto: oltre a volere un asciugamani funzionale dal design moderno ed elegante, potresti desiderare un dispositivo multifunzione per il lavaggio completo delle mani, quindi con rubinetto dell’acqua e dispensatore automatico di sapone integrati.

Il nostro prodotto consigliato: Stazione all-in-one per il lavaggio e l’asciugatura delle mani

6. SPAZIO E ACCESSIBILITÀ

Se lo spazio a disposizione per il tuo prossimo progetto di bagno è limitato o se devi rinnovare o progettare uno spazio bagno inclusivo (per anziani o persone con disabilità), è necessario tenere conto delle misure dell’asciugamani. Tutte le dotazioni (non solo gli asciugamani) devono soddisfare determinati requisiti di spazio e di posizionamento all’interno del bagno. Nel caso degli asciugamani, ti consigliamo di scegliere un modello in grado di offrire prestazioni eccellenti e che sia perfettamente conforme alle normative ADA (USA). L’ADA stabilisce che qualsiasi oggetto montato a parete (come un asciugamani) non può sporgere più di 10 cm dalla stessa. Così facendo, contribuiremo a realizzare uno spazio bagno confortevole e sicuro per tutti gli utenti.

Il nostro prodotto consigliato: Mediclinics Speed Flow Plus

7. RUMOROSITÀ

Shhhhhh! Riesci a immaginare il rumore del motore di un ventilatore o di un asciugamani elettrico a piena potenza all’interno di una biblioteca o di un teatro? Rispondi con sincerità. Si tratta di un aspetto da tenere in considerazione se si intende installare degli asciugamani elettrici in luoghi in cui i livelli di rumorosità e il silenzio sono criteri fondamentali da rispettare. A tal fine, ti consigliamo dei modelli che, con una pressione sonora di soli 57 decibel, offrono buone prestazioni rispettando, allo stesso tempo, i requisiti di silenziosità richiesti per quel tipo di ambienti.

Il nostro prodotto consigliato: Mediclinics Optima

8. DURATA E ROBUSTEZZA

Sei convinto che anni fa tutte le macchine elettriche fossero migliori di quelle di oggi perché avevano maggiore robustezza, prestazioni e durata? Ti consideri una persona con uno stile piuttosto classico e romantico? Una delle tue frasi preferite è “Se non è rotto, non serve aggiustarlo”? Se hai risposto sì a tutte e tre le domande, questo è sicuramente un aspetto da considerare nella scelta del tuo asciugamani ideale. Ti consigliamo un asciugamani compatto, robusto, affidabile, durevole e con motori di lunga durata in grado di fornire un flusso d’aria potente.

Il nostro prodotto consigliato: Mediclinics Saniflow automatic

Tornando alla similitudine automobilistica, e per concludere questo post, sia che tu cerchi o desideri una Ferrari, un’auto elettrica, un furgone o un camper, un’ambulanza, una Rolls-Royce, un’auto da sogno o una moto Harley-Davidson, l’importante è saper trovare le soluzioni più adatte a ciascuna delle proprie esigenze, all’ambiente e alla situazione di utilizzo. Noi di Mediclinics speriamo di averti fornito una guida per aiutarti nella scelta del tuo prossimo asciugamani elettrico.